Bach mi ripulisce sempre, mi resetta. Non sempre è stato così. Dopo l’abbuffata degli anni giovanili non ho più potuto ascoltarlo; per molti anni. Non riuscivo più a sopportare il carico di umanità unita a quel dolore camuffato che solo un credente, luterano e di quel tempo, poteva portare dentro di sé. Bach questo dolore […]
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Davide Matera, Mi chiedi perché dormo nudo
Mi chiedi perché dormo nudo. Perché sono nato nudo, E perché morto Mi vestirà L’ipocrisia del mondo. Nudo d’uomo, Volpi Alessandro, 1929
Davide Matera, Sotto lo sguardo benevolo della luna
Quando ero giovane facevo voli pindarici, così diceva sempre mio padre, e il tempo era quello, invincibile Nike o dio dell’olimpo, Kafka in attesa dell’amata Felice tra le viuzze di Malà Strana, sgattaiolando nottetempo tra neve e tepore d’alcolici. Così ero in quel tempo, un tempo lontano che sembra mai essere esistito, agghindato di giovinezza, […]
Lucius Errante, L’Italia è un paese di merda (In ricordo di Marco Pannella)
Leggo di fascisti e antifascisti, di patrioti, di pubblicazioni lecite e non lecite, di desideri di roghi di libri, di censure, di impiccagioni di Rom per una casa conquistata di diritto attraverso regolari graduatorie, di sparatorie di delinquenti tra gente innocua e pacifica, di bambine in fin di vita. E la cosa triste è che, […]
Lucius Errante, #2 Progressismo e Ortodossia
Molto spesso, oggi, chi si definisce democratico e progressista è perlopiù arroccato in posizioni dogmatiche così cristallizzate da far impallidire l’ortodossia più becera, l’accettazione piena e coerente di una dottrina. Ogni messa in discussione di principi, valori e tradizioni diviene per queste persone una violazione della sacralità di quella laicità che nella società secolarizzata ha […]
Davide Matera, Al padre che è nei cieli
Dov’eri tu Quando portarono via il nostro nome, Quando ogni luce che può dirsi tale illuminò la strada e per un attimo ci parve di morire? Dov’eri quando l’ultimo dervisci Intonò il canto dell’estremo addio Danzando per tre notti e per tre giorni Su una terra che ci apparve in tutta la sua pochezza, subissati […]
Davide Matera, “L’anno che verrà”
Questa notte festeggeremo, certo, ognuno a suo modo e più o meno convintamente la fine del 2018; calici in mano e nasi all’insù celebreremo tra botti, luci sfavillanti, lustrini e culottes rosse l’anno della sconfitta della povertà; l’anno del trionfo dell’onestà, della miracolosa mutazione antropologica degli italiani: non più truffaldini, evasori, appaltatori spregiudicati, politici corrotti, […]
Davide Matera, Cluster
Che senso ha questo freddo sentire fitto e serrato dolore acuminata lama trama aggrovigliata a significare di me e di te il commiato? Che luce è mai questa che vede cammino stanco per sentieri impervi bui, innevati geli sole lontano e ignaro di nostro peregrinare ignoto? Spietato Caino sento il male […]
Davide Matera, La Musikalisches opfer di Bach e l’Institutio oratoria di Quintiliano. IN ADFECTIBUS = SONATA SOPRA IL SOGGETTO REALE A TRAVERSA, VIOLINO E CONTINUO
Nella Sonata Bach mette in azione riferimenti e allusioni a elementi più avanzati del linguaggio musicale, facendo una lauta concessione allo stile moderno della corte di Prussia, elementi che erano appena accennati nel primo Ricercare. Anche la corrispondenza retorica – a questo punto dell’evoluzione del discorso l’oratore dovrà sforzarsi di produrre “un andamento particolarmente commovente”, […]
Davide Matera, Mi scivoli tra le dita
Mi scivoli tra le dita Impercettibile come seta Se ti prendo posso sentirti scorrere Sul mio corpo ed è un inizio di tempesta Un fuoco di rara memoria Una strada sinuosa e alberata Una radura d’estate matura Mi scivoli piano e silenziosa E sopra di me scorgo le tue masse Il tuo ansimare piano e […]