Ho rubato il tuo primo urlo ribelle
Alle pareti spesse di cemento
che ti separavano da me
Ho sentito, in tutta la sua primigenia forza
La natura che si rinnova, che afferma sempre e
Prepotentemente la bellezza
Tu che hai scelto il pallore accecante
e misterioso della luna nuova a simboleggiare
il tuo arrivo
La saggezza astrale dei contadini,
l’antica complicità tra l’uomo e la natura.
Ho sentito il secondo esatto della tua venuta al mondo
Ho sentito tra mille suoni
L’affermarsi impetuoso del tuo nascere
La dolcezza di quel primo pianto
Che ogni donna o uomo conosce al suo apparire
Sulla terra
Il primo palpito della tua bocca colore di fragola.
Che l’universo, o Dio, o i nonni che ti guardano
Dall’alto ti benedicano amore mio,
mia minuscola e amata nipote
Ti scrivo oggi sapendo che, forse, leggerai un domani
Queste mie righe.
Benvenuta piccolina, benvenuta sulla terra,
Benvenuta amore mio.
Lo zio Davide, MNR 26 novembre 2019