Molto spesso, oggi, chi si definisce democratico e progressista è perlopiù arroccato in posizioni dogmatiche così cristallizzate da far impallidire l’ortodossia più becera, l’accettazione piena e coerente di una dottrina. Ogni messa in discussione di principi, valori e tradizioni diviene per queste persone una violazione della sacralità di quella laicità che nella società secolarizzata ha preso il posto delle religioni.
Nulla è cambiato, se non l’oggetto di venerazione e fedeltà a qualcosa che, in quanto indiscusso, non può non essere che un’omeostasi della mente, una rete di sistemi di controllo, in definitiva, ancora, un feticcio.
Quello che è venuto a mancare è il conflitto del pensiero che non si omologa, lo scandalo, l’eresia del pensare e del vivere in un mondo che sembra destinato, almeno per il momento, a sonnecchiare, a inseguire le strade comode e rassicuranti della massificazione.
IBK, Lodi mattutine, 13.04.2019